Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26997 del 18 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26997PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando un soggetto, pur non facendo parte organicamente del sodalizio criminale, fornisce un contributo causalmente rilevante e consapevole al mantenimento in vita e al rafforzamento dell'organizzazione, sfruttando la propria posizione di vicinanza e di collegamento con la stessa. Tale contributo può consistere nell'inserimento strategico dell'impresa del concorrente esterno in appalti e attività economiche di interesse per l'associazione mafiosa, al fine di consentirle di infiltrarsi e radicarsi nel tessuto economico-imprenditoriale del territorio di riferimento, consolidandone il predominio e il controllo. Ai fini della configurabilità dell'aggravante della finalità di agevolazione dell'associazione mafiosa, prevista dall'art. 416-bis.1 c.p., è sufficiente che il concorrente esterno abbia agito consapevolmente in conformità agli interessi e agli obiettivi strategici del sodalizio criminale, senza che sia necessario che egli abbia agito specificamente e direttamente mosso dall'intento di agevolare l'associazione. Ciò che rileva è che il suo contributo, ancorché non organico, si sia rivelato causalmente determinante per il rafforzamento e il perseguimento dei fini illeciti dell'organizzazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/11/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCIARELLI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinan…

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