Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6318 del 8 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:6318PEN

Massima

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Il reato di esplosione di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico o aperto al pubblico, di cui all'art. 703 c.p., si configura quando l'azione di sparo avviene in prossimità di abitazioni o centri abitati, a distanza inferiore a quella minima prevista dalla legge, a prescindere dall'effettiva verificazione di danni o pericolo concreto per le persone. La valutazione della distanza tra il luogo dello sparo e l'edificio più vicino deve essere effettuata in linea retta, senza considerare eventuali percorsi stradali o attraversamenti di zone agricole. La motivazione della sentenza che abbia accertato la sussistenza del reato sulla base delle risultanze probatorie, in particolare delle testimonianze della polizia giudiziaria che hanno constatato l'esplosione di colpi di arma da fuoco provenienti dalla zona in cui si trovavano gli imputati, non può essere sindacata in sede di legittimità attraverso una diversa valutazione del materiale probatorio, essendo precluso al giudice di cassazione di sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella operata dal giudice di merito. Parimenti, la determinazione della pena nel minimo edittale, in relazione alla gravità del fatto e alla capacità a delinquere degli imputati, nonché il diniego della sospensione condizionale della pena, motivato sulla base dei precedenti penali di uno degli imputati e dell'omessa richiesta da parte dell'altro, rientrano nell'ambito del libero apprezzamento del giudice di merito e non possono essere censurati in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo Luigi - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 941/2007 TRIBUNALE di SIRACUSA, del 25/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza resa il…

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