Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27336 del 15 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27336PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, anche d'ufficio, quando risulti che il termine di prescrizione è maturato prima dell'adozione del provvedimento impugnato, in applicazione del principio di immediata declaratoria di cause di non punibilità previsto dall'art. 129 c.p.p., comma 2. Tale obbligo sussiste nei limiti del controllo del provvedimento impugnato, in relazione alla natura dei vizi denunciati, senza possibilità di nuove indagini e ulteriori accertamenti, in quanto l'operatività della causa estintiva determina il congelamento della situazione processuale esistente nel momento in cui è intervenuta. Inoltre, il giudice di legittimità deve rilevare d'ufficio l'abolitio criminis, dichiarando che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, in ossequio al principio di cui all'art. 2, comma 2, c.p. Pertanto, in presenza di una causa di estinzione del reato o di abolitio criminis, il giudice di legittimità è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata, adottando la formula di proscioglimento nel merito ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p., solo quando dagli atti risulti "evidente" la prova dell'innocenza dell'imputato, non potendosi altrimenti ritardare la definizione immediata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfred - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/07/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GUARDIANO ALFREDO;
lette/sentite le conclusioni del PG.
udito il difensore.
FATTO E DIRITTO
1. Con il provvedimento di cui in epigrafe la corte di appello di Roma dichiarava inammissibile, perche' tardivamente proposto, l'appello presentato da (OMISSIS) avverso la sentenza con cui il tribunale di Roma, in data 19.10.2016, lo aveva condannato a…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.