Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28213 del 9 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28213PEN

Massima

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Il comportamento di chi, introducendosi arbitrariamente in un istituto scolastico e prelevando il proprio figlio senza alcuna comunicazione o autorizzazione, determina un'agitazione tra gli alunni e gli insegnanti tale da indurli ad interrompere temporaneamente le attività didattiche e ad affacciarsi dalle aule per capire cosa stesse succedendo, integra il reato di interruzione di pubblico servizio di cui all'art. 340 c.p., in quanto comporta la compromissione del regolare svolgimento di una parte del servizio pubblico scolastico, a prescindere dall'effettiva interruzione del servizio nella sua totalità. Ai fini della configurabilità dell'elemento soggettivo del reato, è sufficiente che l'agente sia consapevole che il proprio comportamento possa determinare l'interruzione o il turbamento del pubblico servizio, accettandone il relativo rischio. La particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., non può essere riconosciuta quando il comportamento dell'imputato, pur episodico, si inserisce in un contesto di reiterati atteggiamenti aggressivi e violenti nei confronti di insegnanti e operatori scolastici, dimostrando l'assenza dei requisiti di occasionalità e di esiguità richiesti dalla norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/04/2019 della Corte di appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Componente Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Lecce, a segu…

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