L'autorizzazione di polizia amministrativa per l'esercizio dell'attività di rimessa di veicoli, rilasciata ai sensi degli artt. 8 e 86 del R.D. 18 giugno 1931 n. 773 (T.U.L.P.S.), pur essendo stata in precedenza oggetto di semplificazione procedimentale con l'introduzione della segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) ai sensi del D.P.R. 19 dicembre 2001 n. 480, mantiene comunque natura di atto autorizzatorio personale, soggetto a revoca per motivi di ordine pubblico, sicurezza pubblica e abuso da parte del concessionario, in caso di mutamento della rappresentanza legale della società titolare senza la necessaria comunicazione all'amministrazione competente. Pertanto, il Comune, quale autorità di pubblica sicurezza, è legittimato a revocare l'autorizzazione per l'esercizio dell'attività di rimessa di veicoli, qualora il titolare non abbia comunicato il mutamento del legale rappresentante, in quanto tale autorizzazione è rilasciata intuitu personae e la sua titolarità è strettamente connessa alla persona fisica del rappresentante legale pro tempore della società autorizzata. La revoca dell'autorizzazione, disposta per tali motivi, non si pone in contrasto con il principio del ne bis in idem , in quanto distinta e autonoma rispetto all'eventuale sanzione amministrativa pecuniaria irrogata per l'omessa comunicazione del cambio di rappresentanza legale.