Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 576 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:576SENB

Massima

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Il diniego del visto per lavoro subordinato è legittimo quando il richiedente non dimostra di avere una conoscenza diretta e attendibile del datore di lavoro, delle mansioni, della durata del contratto e degli altri elementi essenziali del futuro rapporto di lavoro, in quanto ciò è indice di un "rischio migratorio" che giustifica il rigetto della domanda. Le Rappresentanze diplomatico-consolari hanno il potere di verificare i presupposti di cui all'art. 5 del D.P.R. n. 394/1999, tra cui il motivo e la durata del soggiorno, e possono legittimamente negare il visto quando tali elementi non risultino sufficientemente comprovati, anche in considerazione degli obblighi internazionali assunti dall'Italia nell'ambito dello Spazio Schengen, che impongono un esame rigoroso delle richieste di ingresso.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/01/2023

N. 00576/2023 REG.PROV.COLL.

N. 12016/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 12016 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), presso il quale è elettivamente domiciliato in Roma, alla ((omissis)), n. 7, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
- Ambasciata d’Italia ad Islamabad (Pakistan);
in persona dei rispettivi legali rappresentanti, rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale sono domiciliati in Roma, alla Via dei Portoghesi, n. 12

per l'annullamento…

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