Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35473 del 11 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:35473PEN

Massima

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Il divieto di reformatio in peius nel giudizio di appello penale impedisce al giudice di aggravare la posizione dell'imputato, anche in relazione a singoli elementi autonomi che concorrono alla determinazione della pena, come l'applicazione della recidiva, qualora questa non sia stata considerata dal giudice di primo grado. Pertanto, il giudice di appello non può peggiorare la situazione dell'imputato introducendo elementi aggravanti, come la recidiva, che non erano stati valutati in precedenza, neppure in caso di riduzione complessiva della pena, in assenza di un accordo espresso tra le parti ai sensi dell'art. 599-bis c.p.p. Il divieto di reformatio in peius mira a tutelare l'imputato da un aggravio della sua posizione processuale in sede di gravame, garantendo la stabilità della decisione di primo grado nella parte che gli è favorevole e impedendo che il giudice di appello possa riformare la sentenza in senso peggiorativo per l'imputato, salvo il suo consenso. Tale principio si applica non solo alla pena complessivamente irrogata, ma anche ai singoli elementi che concorrono alla sua determinazione, come l'applicazione di circostanze aggravanti o attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. COSCIONI G. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/12/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giuseppe COSCIONI;
lette le conclusioni del PG Dr. PICARDI Antonietta, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Roma 16 dicembre 2019 con la quale era stata rideterminata la pena alla quale l'imputata era stata condannata in pr…

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