Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41353 del 11 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:41353PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può legittimamente fare riferimento alle dichiarazioni accusatorie della persona offesa, anche se non sottoscritte, purché corroborate da altri elementi di prova individualizzanti, come il recupero di documenti oggetto di estorsione e l'accertata esistenza di un'associazione criminale di cui l'indagato risulti essere membro. Inoltre, il giudice può valorizzare le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, se riscontrate in maniera individualizzante da altri elementi probatori, come le risultanze di intercettazioni ambientali, senza che sia necessaria una sentenza definitiva di condanna per l'appartenenza dell'indagato all'associazione criminale. Tali elementi probatori, valutati nel loro complesso, possono fondare un giudizio di grave indiziabilità ai fini dell'applicazione della misura cautelare, senza che assuma rilievo la mancata ratifica delle dichiarazioni rese dalle persone informate sui fatti, atteso che le stesse sono comunque utilizzabili nel giudizio cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pa. Po. Ro. , nato a (OMESSO);

avverso la ordinanza del 22/04/2011 del Tribunale di Lecce;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO…

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