Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2955 del 18 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:2955PEN

Massima

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Il ruolo di partecipe in una struttura organizzativa criminale non è di per sé sufficiente a far presumere la responsabilità dell'associato per ogni delitto commesso dagli altri appartenenti al sodalizio, in quanto dei reati-fine rispondono soltanto coloro che hanno dato un effettivo contributo, causalmente rilevante, volontario e consapevole all'attuazione della singola condotta delittuosa, secondo i comuni principi in tema di concorso di persone nel reato. Pertanto, la gravità indiziaria per i reati-fine non può discendere automaticamente dalla sola partecipazione all'associazione, essendo necessario individuare elementi che dimostrino, sotto il profilo materiale e psicologico, il concorso dello specifico indagato nello specifico reato contestato. Tuttavia, le dichiarazioni convergenti e concordanti di più collaboratori di giustizia, adeguatamente valutate nella loro attendibilità intrinseca ed estrinseca, possono costituire gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo, senza che le eventuali minime divergenze o imprecisioni siano in grado di svalutare tale quadro indiziario. Infine, la valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari non può essere effettuata in base a presunzioni, ma richiede una piena e completa motivazione da parte del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli;

2) DE. TO. Gi., nato a (OMESSO);

contro l'ordinanza del 6 giugno 2007 emessa dal Tribunale di Napoli;

visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

sentita la relazione del consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Consolo Santi, che ha conc…

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