Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45785 del 13 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:45785PEN

Massima

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Il dolo omicidiario si configura quando, sulla base delle modalità esecutive dell'azione criminosa e delle circostanze del fatto, emerge la consapevole accettazione da parte dell'agente anche solo dell'eventualità che dal suo comportamento possa derivare la morte della vittima. Pertanto, l'omicidio volontario, e non quello preterintenzionale, sussiste quando l'azione dell'agente, valutata secondo le regole di comune esperienza, dimostri la sua volontà di cagionare la morte della persona offesa, come nel caso in cui lo sparo sia stato esploso a distanza ravvicinata, con un'arma da fuoco di elevata potenza lesiva, colpendo la vittima alle spalle mentre questa era ignara del pericolo, senza che rilevi l'unicità del colpo o l'assenza di una reiterazione dello stesso, atteso che tali elementi non escludono la sussistenza del dolo omicidiario. Inoltre, l'utilizzo di un'autovettura con targhe false e di un'arma non rintracciabile palesa la volontà dell'agente di non lasciare tracce utili alla sua identificazione, ulteriore indice della sua consapevole accettazione dell'evento morte. Infine, la tesi difensiva dell'errore nell'esecuzione di una progettata gambizzazione è destituita di fondamento, considerata l'elevata esperienza dell'imputato nell'uso delle armi da fuoco e l'impossibilità di errore di mira data la vicinanza della canna alla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. GUERRA Mariaemanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/09/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAETANO DI GIURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARIA FRANCESCA LOY, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
il difensore ha rinunciato alla discussione orale.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la …

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