Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Immobiliare La Villa S.r.l. avverso il diniego del Comune di Casalnuovo di Napoli al rilascio del permesso di costruire per la realizzazione di un edificio polifunzionale ad uso collettivo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il giudicato formatosi sulla precedente sentenza di annullamento del diniego non preclude all'amministrazione di adottare un nuovo provvedimento negativo fondato su presupposti diversi, purché adeguatamente motivato. L'annullamento di un atto per difetto di motivazione non impedisce all'amministrazione di riesercitare il potere, a condizione che il nuovo provvedimento sia sorretto da una diversa e autonoma motivazione. 2. Nelle zone F del PRG destinate ad attrezzature di uso collettivo, qualora l'intervento sia realizzato da privati, sussiste l'obbligo di individuare e cedere gratuitamente al Comune le aree relative alle urbanizzazioni primarie, ai sensi dell'art. 26 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, a prescindere dal fatto che l'area risulti già urbanizzata. Tale prescrizione non è limitata ai soli interventi di carattere commerciale e direzionale, ma si applica in tutte le zone F, in quanto volta a garantire un armonico raccordo dell'intervento privato con il preesistente aggregato urbano. 3. L'onere di individuare puntualmente le aree da cedere grava sul privato proponente, il quale è tenuto a presentare una proposta in tal senso, non potendo l'amministrazione essere onerata di tale adempimento in via preliminare al diniego del permesso di costruire. La mancata individuazione delle aree da cedere costituisce, pertanto, legittimo motivo di diniego del permesso di costruire.