Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2225 del 11 dicembre 1992
ECLI:IT:CASS:1992:2225PEN
Massima
Massima ufficiale
Non è concettualmente incompatibile o giuridicamente impossibile ipotizzare il nesso della continuazione tra reato associativo e reati programmati che siano stati poi effettivamente commessi, a condizione però che questi ultimi siano stati previsti e deliberati fin dalla costituzione del vincolo associativo, non potendosi confondere o identificare, proprio per la concretezza che lo distingue, il disegno criminoso unico, necessario alla configurazione del reato continuato, con il programma dell'associazione criminosa che si connota, invece, per la sua astrattezza e genericità.
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