Tribunale Amministrativo Regionale Molise - Campobasso sentenza n. 185 del 2018

ECLI:IT:TARMOL:2018:185SENT

Massima

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Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente comporta l'improcedibilità del ricorso amministrativo, in quanto la decisione sulla domanda giudiziale risulta priva di utilità pratica per il ricorrente. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che, qualora il ricorrente dichiari di non avere più interesse all'impugnazione, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. c) del Codice del processo amministrativo. Tale pronuncia di improcedibilità non implica alcuna valutazione nel merito della controversia, ma si fonda esclusivamente sulla sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. In tali casi, le spese del giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti, in considerazione della concorde volontà di porre fine al contenzioso.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/04/2018

N. 00185/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00209/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 209 del 2013, proposto da
Patrizia Columbro, rappresentata e difesa dall'avvocato Alessandra Columbro e Giacomo Papa;

contro

Ministero Istruzione - Ufficio Scolastico Regionale per il Molise in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, con domicilio in Campobasso, via Garibaldi, 124;

nei confronti

Alessandra Falasca (non costituita in giudizio);

per l'annullamento

a) del provvedimento Direttoriale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca- Direzione Generale del Molise …

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