Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29218 del 13 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29218PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, anche se realizzata per conto di amici e conoscenti con i quali si intende consumare collettivamente la droga, non integra la causa di non punibilità del consumo di gruppo, in quanto è necessario che vi sia un previo accordo tra i componenti del gruppo, la certezza della loro identità e della volontà di ciascuno di procurarsi la sostanza per mezzo di uno dei partecipanti, nonché la consumazione collettiva da parte dello stesso acquirente. La mera conoscenza o amicizia tra l'imputato e gli acquirenti, così come la memorizzazione dei loro recapiti telefonici, non sono sufficienti a configurare tale ipotesi. Inoltre, la valutazione complessiva delle modalità di detenzione e presentazione della droga, come il rinvenimento di strumenti idonei al confezionamento delle dosi, può escludere la finalità meramente personale della detenzione, anche in presenza di quantitativi esigui, non sufficienti per una singola dose. Infine, l'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude la possibilità di rilevare e dichiarare l'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, pur trattandosi di "ius superveniens" più favorevole all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. DI STASI Donatella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 2.10.2015 della Corte d'Appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avvocato …

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