Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44845 del 2 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:44845PEN

Massima

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Il dolo del tentato omicidio può essere configurato anche in presenza di una patologia psichiatrica dell'imputato, purché la sua capacità di intendere e di volere risulti solo parzialmente diminuita e non esclusa. La reiterazione di atti diretti a colpire la vittima con arma da fuoco, anche a distanza ravvicinata, è idonea a dimostrare la sussistenza del dolo omicida, indipendentemente dall'intenzione dell'imputato di cagionare solo danni o impedire alla vittima di uscire di casa. La motivazione della sentenza che esamini compiutamente gli elementi oggettivi e soggettivi della condotta criminosa, confutando le deduzioni difensive, è adeguata e non viziata da carenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIRONI Emilio G. - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. CA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/12/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Meloni che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. S. Del Corso - Assente.

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