Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1962 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:1962SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un immobile abusivamente costruito, in assenza di titolo edilizio, costituisce un provvedimento di natura vincolata e doverosa, finalizzato al ripristino della legalità violata, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, né la previa comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della L. 241/1990. L'interesse del privato al mantenimento dell'opera abusiva è necessariamente recessivo rispetto all'interesse pubblico all'osservanza della normativa urbanistico-edilizia e al corretto governo del territorio. Pertanto, l'amministrazione ha il potere-dovere di ordinare la demolizione di un immobile abusivo, senza necessità di una particolare motivazione, anche quando l'ingiunzione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino, in quanto l'ordinamento tutela l'affidamento solo qualora esso sia incolpevole, mentre la realizzazione di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività del costruttore contra legem. L'esatta indicazione dell'area di sedime che verrà acquisita gratuitamente al patrimonio del Comune in caso di inerzia del responsabile dell'abuso deve essere contenuta nel successivo ed eventuale provvedimento di acquisizione, non essendo necessaria nell'ordine di demolizione. Inoltre, incombe sull'interessato l'onere di fornire la prova dell'epoca di realizzazione di un abuso edilizio, in quanto l'amministrazione, in presenza di un'opera edilizia non assistita da un titolo che la legittimi, ha solo il potere-dovere di sanzionarla ai sensi di legge e, ove ricorrano i presupposti, di adottare il provvedimento di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/12/2019

N. 01962/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01364/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1364 del 2014, proposto da
Vito Gioia, rappresentato e difeso dall'avvocato Rubina Ruggiero, con domicilio eletto presso lo studio Giovanni Pellegrino in Lecce, via Augusto Imperatore, 16;

contro

Comune di Brindisi, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Emanuela Guarino, Francesco Trane, con domicilio eletto presso lo studio Antonio Astuto in Lecce, via Umberto I, 28;

per l'annullamento

dell'ordinanza di rimozione e demolizione con ripristino dello stato dei luoghi n. 14982/2014/D del 20 febbraio 2014, resa dal Dirigente …

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