Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La realizzazione, in assenza di permesso di costruire, di opere edilizie in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico, integra il reato di cui all'art. 110 c.p. e art. 44, lett. c), d.P.R. n. 380/2001, salvo che l'intervenuta autorizzazione in sanatoria non escluda la punibilità per il reato contestato. Tuttavia, qualora il reato risulti prescritto alla data del giudizio di legittimità, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio per essere il reato estinto per intervenuta prescrizione, ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Il giudice di merito è tenuto a motivare in modo esaustivo in ordine alla sussistenza del reato e alla sua ascrivibilità agli imputati, nonché in relazione alla valutazione dei titoli abilitativi eventualmente rilasciati, i quali possono escludere la punibilità. Il principio di diritto deve essere applicato in modo astratto, senza riferimenti al caso specifico, e formulato al presente indicativo, con un linguaggio tecnico-giuridico appropriato.