Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 35980 del 13 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35980PEN

Massima

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Il decorso di un apprezzabile periodo di carcerazione non costituisce di per sé elemento sufficiente per ritenere attenuate le esigenze cautelari, essendo necessari ulteriori elementi sintomatici di un effettivo mutamento della situazione originariamente valutata ai fini dell'applicazione della misura cautelare. Ai fini della prognosi di pericolosità sociale, il giudice può legittimamente desumere il pericolo di reiterazione di reati dalla modalità delle condotte contestate, anche se risalenti nel tempo, ove persistano atteggiamenti sintomaticamente proclivi al delitto e collegamenti con l'ambiente in cui il fatto illecito è maturato, non essendo la prognosi di pericolosità limitata all'operatività dell'associazione criminosa o alla data ultima dei reati fine, ma estesa alla possibile commissione di delitti espressione della medesima professionalità e del medesimo grado di inserimento in circuiti criminali che caratterizzano l'associazione di appartenenza. Il giudice, pertanto, è tenuto a verificare la rilevanza del fattore temporale nel caso specifico, indicando gli elementi dimostrativi dell'attualità del pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose, anche in presenza di un affievolimento delle accuse a carico dell'imputato in relazione al procedimento per il quale è stata applicata la misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio Leonar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/01/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
svolta la relazione dal Consigliere Dott. GABRIELLA CAPPELLO;
sentite le conclusioni del Procuratore generale, in persona della Dott.ssa DE MASELLIS mariella, la quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catanzaro ha rigettato l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS), condannato in primo grado alla pena di anni sei, mesi otto e giorni …

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