Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19302 del 6 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19302PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di falsa dichiarazione sulla propria identità personale, di cui all'art. 496 c.p., si configura quando l'agente, con coscienza e volontà, rende indicazioni sulle proprie generalità difformi dal vero, a prescindere dalla specifica finalità di trarre in inganno gli operanti. Pertanto, la consegna di un documento di identità originale, ma contenente dati anagrafici falsi, integra gli estremi del delitto di falsa dichiarazione sulla propria qualità personale, non potendosi invocare l'ipotesi del reato impossibile per inidoneità del mezzo a trarre in inganno, atteso che l'elemento soggettivo del reato è integrato dalla mera volontarietà della condotta mendace, indipendentemente dall'effettiva capacità di ingannare i destinatari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6047/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 22/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA Pietro che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 22.11.2011, la corte di appello di Napoli ha confermato la sentenza 23.5…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.