Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Vozzo Antonio e Scognamiglio Caterina contro il Presidente della Giunta Regionale della Campania e la società Costruire S.p.A., ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In caso di concessione traslativa, in cui l'amministrazione espropriante delega al concessionario non solo l'esecuzione dei lavori ma anche l'espletamento delle procedure espropriative, permane la responsabilità solidale dell'amministrazione concedente e del concessionario per il mancato completamento della procedura espropriativa e il risarcimento dei danni conseguenti all'occupazione illegittima dei terreni. 2. Qualora l'occupazione dei terreni sia avvenuta in forza di un provvedimento di occupazione d'urgenza, ma non sia stato emanato il decreto di esproprio entro il termine previsto, l'occupazione deve essere considerata illegittima a far data dalla scadenza del termine per l'emanazione del decreto, non potendosi far decorrere il risarcimento del danno da occupazione illegittima dalla data di materiale immissione in possesso. 3. In caso di occupazione illegittima, l'amministrazione può provvedere all'acquisizione sanante dei terreni ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, riconoscendo ai proprietari il valore venale dell'area alla data di emissione del provvedimento di acquisizione e un ulteriore indennizzo pari al 10% del valore venale per il danno non patrimoniale. 4. Il risarcimento del danno da occupazione illegittima, in assenza di provvedimento di acquisizione sanante, deve essere determinato nella misura del 5% annuo del valore venale dell'area, a decorrere dalla scadenza del termine per l'emanazione del decreto di esproprio.