Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2843 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:2843SENB

Massima

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Il diritto di affaccio, inteso come il complesso di facoltà che consentono il pieno e libero accesso e godimento dei locali prospicienti la pubblica via, costituisce un diritto del proprietario dei locali che prevale sull'occupazione di suolo pubblico concessa a terzi senza il suo consenso. L'amministrazione ha pertanto l'obbligo giuridico di adottare i provvedimenti necessari per rimuovere l'occupazione abusiva del suolo pubblico che limiti ingiustificatamente il diritto di affaccio del proprietario, anche quando tale occupazione sia stata precedentemente autorizzata in favore di un terzo. Tale obbligo permane anche quando l'amministrazione abbia già adottato un provvedimento di riduzione della superficie concessa, in quanto tale provvedimento, se definitivo, impone all'amministrazione di procedere alla concreta rimozione dell'occupazione eccedente. Il proprietario dei locali, titolare del diritto di affaccio, può pertanto agire per vincere l'inerzia dell'amministrazione nell'adottare i provvedimenti necessari alla rimozione dell'occupazione abusiva, senza che ciò comporti la necessità di attivare un giudizio di ottemperanza, essendo sufficiente il ricorso per il silenzio-inadempimento. Tuttavia, tale rimedio non è esperibile per ottenere la mera esecuzione materiale della rimozione, essendo limitato ai soli casi in cui l'amministrazione debba adottare un provvedimento autoritativo. Pertanto, il giudice, pur riconoscendo la soccombenza virtuale dell'amministrazione per il mancato avvio del procedimento, può compensare le spese di lite ove l'amministrazione abbia successivamente adottato il provvedimento di rimozione, non residuando ulteriori margini di discrezionalità.

Sentenza completa

N. 04772/2011
REG.RIC.

N. 02843/2014 REG.PROV.COLL.

N. 04772/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4772 del 2011, proposto da:
Società Immobiliare Veneto Ancal di Di Castro Adriana e C Sas, in persona del legale rappresentante, rappresentate e difese dagli avv. Paolo Giovannelli, Alessandro Bianconi, con domicilio eletto presso Paolo Giovannelli in Roma, via G. Nicotera, 29;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentata e difesa dall'avv. Rosalda Rocchi, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Comunale di Roma;

nei confronti di

Società Ristoranti Italiani Antonella Srl, in persona del legale rappresentante, rappres…

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