Consiglio di Stato sentenza n. 5216 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5216SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un immobile realizzato in assenza del prescritto titolo abilitativo, a seguito dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, costituisce una sanzione di natura vincolata e doverosa, che non richiede una specifica motivazione sull'interesse pubblico concreto ed attuale all'adozione del provvedimento. Tale sanzione, prevista dall'art. 31, comma 3, del D.P.R. n. 380/2001, si applica automaticamente in caso di mancata ottemperanza all'ordine di demolizione entro il termine assegnato, senza necessità di ulteriori valutazioni discrezionali da parte dell'amministrazione. L'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione è sufficiente a giustificare l'acquisizione, senza che sia necessario un nuovo esame della legittimità delle opere abusive o una ponderazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti. Infatti, la relativa valutazione è già stata compiuta dal legislatore, il quale ha ritenuto prevalente l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica violata rispetto all'interesse privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. Pertanto, l'amministrazione non è tenuta a motivare ulteriormente sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale all'acquisizione, né a comparare tale interesse con quello del privato, essendo l'acquisizione una conseguenza automatica e vincolata dell'inottemperanza all'ordine di demolizione. Inoltre, il decorso del tempo non fa sorgere in capo al privato un affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, né impone all'amministrazione di motivare sulla tempestività dell'intervento sanzionatorio. Infine, l'omessa comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento di acquisizione, trattandosi di un procedimento vincolato in cui il contraddittorio non avrebbe potuto incidere sul contenuto del provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/06/2024

N. 05216/2024REG.PROV.COLL.

N. 09308/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9308 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Appennini 46;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Quarta) n. 5517/2021, resa tra le parti, per l'an…

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