La giurisdizione sulle controversie relative a rapporti di credito/debito tra un gestore di servizio pubblico locale e il Comune committente appartiene al giudice civile competente, e non al giudice amministrativo, anche quando il rapporto contrattuale sia qualificato dalle parti come "accordo amministrativo" ai sensi dell'art. 15 della legge sul procedimento amministrativo. Ciò in quanto, nonostante la natura pubblicistica dell'attività di organizzazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti, le pretese economiche del gestore nei confronti del Comune hanno un contenuto meramente patrimoniale, senza che assuma rilievo alcun potere di intervento della Pubblica Amministrazione a tutela di interessi generali. Pertanto, la controversia rientra nella giurisdizione del giudice civile, ai sensi dell'art. 133, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo, che devolve alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo le sole controversie in materia di pubblici servizi relative a concessioni di pubblici servizi, escluse quelle concernenti indennità, canoni ed altri corrispettivi. Inoltre, la qualificazione della società gestore come società commerciale e non come pubblica amministrazione, confermata dalla dichiarazione di fallimento, esclude che la stessa possa essere considerata "autorità amministrativa" ai fini della giurisdizione amministrativa.