Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46162 del 17 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:46162PEN

Massima

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La condotta di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, anche se caratterizzata da continuità e organizzazione, non integra necessariamente il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 (c.d. "fatto di lieve entità") qualora ricorrano elementi di particolare gravità, come la notevole diffusione della rete di contatti con i cessionari, il rilevante dato quantitativo della droga detenuta e ceduta, nonché la pericolosità sociale della condotta, i quali possono prevalere sulla scarsa qualità della sostanza e sulle modalità non complesse dello spaccio. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza o meno degli indici di lieve entità, deve effettuare una valutazione complessiva di tutti gli elementi rilevanti, senza che un singolo indicatore possa assumere valore assorbente, essendo possibile una compensazione tra gli stessi. Inoltre, la concessione delle circostanze attenuanti generiche è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il quale non è tenuto a motivare analiticamente in ordine a ogni singola deduzione difensiva, essendo sufficiente una motivazione sintetica che dia conto delle ragioni del mancato riconoscimento, come nel caso di prevalenza della recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/10/2019 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EUGENIA SERRAO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ROMANO GIULIO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di appello di Firenze, con la sentenza indicata in epigrafe, ha conferma…

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