Il titolare di un'attività commerciale che occupa suolo pubblico in forza di un titolo autorizzatorio può essere legittimamente sanzionato con la sospensione dell'attività per un periodo non superiore a tre giorni, ai sensi dell'art. 6 della Legge n. 77/1997, in caso di reiterata violazione delle prescrizioni contenute nel titolo, anche qualora le singole violazioni non consistano nell'occupazione di una superficie maggiore di quella autorizzata, ma in altre difformità rispetto alle modalità e ai limiti stabiliti nel titolo stesso. L'istituto della recidiva, in tale ambito, non va inteso in termini di eccessivo rigore, richiedendosi soltanto la reiterata inosservanza del titolo autorizzatorio, a prescindere dalla identità della condotta materiale posta in essere. Pertanto, il provvedimento sanzionatorio di sospensione dell'attività è legittimo anche quando le singole violazioni accertate non siano identiche, purché riconducibili all'inosservanza del titolo autorizzatorio all'occupazione di suolo pubblico. Inoltre, in presenza di un provvedimento sanzionatorio privo di carattere discrezionale, come quello previsto dall'art. 6 della Legge n. 77/1997, non è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento, essendo sufficiente l'invio dell'atto di diffida, che costituisce presupposto per l'adozione della sanzione in caso di reiterazione della violazione.