Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4424 del 30 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:4424PEN

Massima

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Il pericolo di incendio, ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 424 c.p., comma 1, sussiste quando, sulla base di una valutazione complessiva delle circostanze di tempo, di luogo e di modalità del danneggiamento, emerga la concreta, attuale ed imminente possibilità che al danneggiamento faccia seguito un incendio, a prescindere dall'effettiva verificazione dell'evento. Tale valutazione, essendo un giudizio di fatto, è incensurabile in sede di legittimità, se logicamente e correttamente motivata. Tuttavia, quando il giudice di appello riformi in senso peggiorativo la sentenza assolutoria di primo grado, pronunciando condanna dell'imputato, è tenuto a motivare, anche in assenza di specifiche deduzioni di parte, circa l'eventuale, mancata, concessione della sospensione condizionale della pena, qualora questa risulti astrattamente concedibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2173/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 09/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

Udito il Procuratore generale in persona del Dott. DI POPOLO Angelo che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Na…

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