Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45136 del 7 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:45136PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'esimente della reciprocità delle offese, prevista dall'art. 599, comma 1, c.p., può essere riconosciuta anche a colui che abbia offeso per primo, non rilevando ai fini della sua applicazione il criterio della priorità dell'offesa, ma soltanto il presupposto della reciprocità degli insulti. Pertanto, il giudice, per escludere tale esimente, deve fornire adeguata motivazione in ordine all'effettiva attitudine delle prove acquisite a dimostrare l'assenza di uno scambio reciproco di offese tra le parti, non essendo sufficiente un mero riferimento all'incapacità del testimone di ricordare le parole precise pronunciate. La prescrizione del reato di ingiuria rimane sospesa qualora l'udienza di trattazione sia rinviata in ragione dell'adesione del difensore dell'imputato all'astensione dalle udienze indetta dagli organismi dell'avvocatura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza dell'8/6/2012 del Tribunale di Modica;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SCARDACCIONE ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per la parte ci…

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