La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il termine decadenziale di 30 giorni per l'impugnazione del provvedimento di aggiudicazione di una gara pubblica decorre dalla pubblicazione generalizzata degli atti di gara, tra cui devono comprendersi anche i verbali di gara e le operazioni tutte e valutazioni delle offerte presentate, operate dalle Commissioni giudicatrici, prevista dall'art. 29, comma 1, D.Lgs. n. 50/2016, ovvero dalle forme di comunicazione e di pubblicità individuate nel bando di gara ed accettate dai partecipanti, purché gli atti siano comunicati o pubblicati unitamente ai relativi allegati. La proposizione dell'istanza di accesso agli atti di gara entro il termine di 15 giorni ex art. 76, comma 2, D.Lgs. n. 50/2016 comporta la dilazione temporale del termine decadenziale di impugnazione di ulteriori 15 giorni, quando i motivi di ricorso conseguano alla conoscenza dei documenti dell'offerta dell'aggiudicatario non pubblicati sul sito internet della stazione appaltante. Tuttavia, il concorrente pregiudicato è tenuto nel termine di 45 giorni a presentare istanza di accesso ai documenti e a proporre impugnazione, salvo l'ipotesi eccezionale di comportamento ostruzionistico tenuto dall'Amministrazione. L'aggiudicatario può prevedere nell'offerta tecnica incentivi e premialità in favore dei cittadini che conferiscano i rifiuti differenziati presso il Centro di raccolta, anche mediante l'abbattimento dei ruoli TARI, purché ciò sia coerente con le previsioni del Capitolato Speciale d'Appalto e non costituisca una condizione onerosa per la stazione appaltante non contemplata dalla lex specialis di gara.