Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26368 del 25 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:26368PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in sede di impugnazione avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca di misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, ma deve limitarsi al controllo che l'ordinanza gravata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in ordine ad eventuali nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la sussistenza di esigenze cautelari. L'incapacità del sottoposto al rispetto delle prescrizioni relative alla misura cautelare non coercitiva, quale gli arresti domiciliari, attiene alla persona di chi vi è sottoposto ed è irrilevante il luogo dove la stessa si deve radicare, essendo privi di rilievo le ragioni di fatto che hanno indotto l'imputato a non rispettare le prescrizioni. Il parere favorevole del pubblico ministero non crea vincoli per l'organo giudicante, che può disattenderlo ove il quadro cautelare non presenti elementi di novità. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, deve considerare la gravità dei reati commessi e la personalità dell'imputato, che denoti negativamente la capacità di attenersi alle regole cautelari, mentre la pregressa detenzione, ove non sia stata sottoposta al giudizio del riesame, non costituisce elemento rilevante ai fini del giudizio sull'attualità della detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 259/2016 TRIB. LIBERTA' MINORI di TARANTO, del 04/08/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVIK;
sentite le conclusioni del PG Dott. PINELLI Mario, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza del 4 agosto 2016, il Tribunale per i Minorenni di Taranto, investito ai sensi dell'articolo 310 c.p.p., rigettava l'appello presentato da (OMISSIS) avve…

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