La mancata indicazione dettagliata dei mezzi di identificazione del querelante non comporta l'invalidità della querela, essendo sufficiente la semplice trascrizione delle sue generalità da parte dell'autorità che la riceve, in conformità al principio di interpretazione non formalistica delle norme processuali penali. Il giudice è tenuto a valutare la querela sulla base della sua effettiva provenienza, indipendentemente da eventuali carenze formali nella sua presentazione, purché sia comunque accertata l'identità del soggetto che l'ha proposta. L'invalidità della querela per difetto di identificazione del querelante può essere dichiarata solo in presenza di incertezze insuperabili circa la sua effettiva provenienza, non essendo sufficiente la mera mancanza di indicazioni dettagliate sui mezzi di identificazione utilizzati. Il giudice, pertanto, deve procedere all'esame del merito della querela, senza limitarsi a dichiararne l'invalidità per vizi formali, quando sia comunque possibile accertare con certezza l'identità del soggetto che l'ha presentata.