Il termine perentorio di sessanta giorni previsto dall'art. 82, comma 9, del d.p.r. n. 616/1977, nel testo modificato dal d.l. 27 giugno 1985, n. 312, convertito, con modificazioni, dalla l. 8 agosto 1985, n. 431, si riferisce esclusivamente all'adozione del provvedimento ministeriale di annullamento del nulla osta paesaggistico, e non anche alla successiva fase di comunicazione o notificazione dello stesso. Pertanto, l'illegittimità derivante dal mancato rispetto del termine perentorio di sessanta giorni non inficia la validità del provvedimento di annullamento, essendo la comunicazione o notificazione un incombente esterno rispetto al perfezionamento dell'iter procedurale relativo al controllo ministeriale. Il termine perentorio di sessanta giorni deve essere rispettato solo per l'adozione del provvedimento di annullamento, mentre la comunicazione o notificazione dello stesso può avvenire anche successivamente senza pregiudicare la validità dell'atto. Ciò in quanto il termine di decadenza previsto dalla legge decorre dalla piena conoscenza degli atti da parte dell'autorità ministeriale centrale, e non dalla data di comunicazione o notificazione all'interessato. Pertanto, il provvedimento di annullamento del nulla osta paesaggistico adottato dal Ministero entro il termine perentorio di sessanta giorni è legittimo, a prescindere dal momento in cui avviene la comunicazione o notificazione dello stesso all'interessato.