Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44955 del 7 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44955PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la credibilità delle dichiarazioni rese dalla persona offesa costituitasi parte civile, è tenuto a un controllo più rigoroso rispetto a quello generico cui si sottopongono le dichiarazioni di qualsiasi testimone, potendo procedere al riscontro di tali dichiarazioni con altri elementi probatori. Tuttavia, ciò non comporta l'automatica inutilizzabilità delle dichiarazioni della parte offesa costituitasi parte civile, le quali possono essere assunte anche da sole come prova della responsabilità dell'imputato, purché siano sottoposte a un attento controllo circa la loro attendibilità. Inoltre, il processo penale risponde all'interesse pubblicistico di accertare la responsabilità dell'imputato, e non può essere condizionato dall'interesse individuale rispetto ai profili privatistici, connessi al risarcimento del danno provocato dal reato, né da limiti al libero convincimento del giudice. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la credibilità delle dichiarazioni della parte offesa costituitasi parte civile, deve effettuare un controllo più rigoroso rispetto a quello generico, verificando la sussistenza di riscontri esterni, ma può comunque utilizzare tali dichiarazioni ai fini della decisione, senza che ciò comporti un vizio di motivazione. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare nel merito la valutazione delle risultanze probatorie effettuata dal giudice di merito, se non nei casi di travisamento della prova, ovvero quando il giudice di merito abbia fondato il proprio convincimento su una prova che non esiste o su un risultato di prova incontestabilmente diverso da quello reale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 28.11.2012.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere ((omissis));

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;

udito il difensore dell'imputato avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza in epigrafe …

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