Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 53949 del 20 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53949PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura quando le condotte abusive, anche se non necessariamente continue o quotidiane, si caratterizzano per la loro abitualità e sistematicità, tali da cagionare un perdurante stato di sofferenza e di pregiudizio per l'integrità fisica e morale della persona offesa, a prescindere dalla gravità delle singole condotte e dalla loro frequenza. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che le condotte siano reiterate con cadenza giornaliera o settimanale, essendo sufficiente che esse si caratterizzino per una certa sistematicità e ripetitività, tale da ingenerare nella persona offesa un perdurante stato di ansia e di preoccupazione per la propria incolumità. Inoltre, la valutazione della credibilità dei testimoni deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un complessivo apprezzamento del loro comportamento e delle circostanze in cui si sono svolti i fatti, senza che il giudice di legittimità possa sindacare tale valutazione se non in presenza di vizi logici o di palese illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/01/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI STEFANO PIERLUIGI;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa LOY MARIA FRANCESCA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
La corte, letto il ricorso presentato nell…

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