Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6350 del 8 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6350PEN

Massima

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Il giudice del dibattimento, qualora rilevi la diversità tra il fatto commesso e quello contestato, non può contemporaneamente assolvere l'imputato e disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero, in quanto tali provvedimenti si pongono in intrinseca contraddizione, essendo il successivo giudizio precluso dal giudicato formatosi sull'assoluzione. In tal caso, il giudice deve limitarsi a disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero, lasciando impregiudicata qualsiasi futura determinazione di quest'ultimo. L'annullamento della sentenza senza rinvio è possibile qualora non sussista effettivamente la diversità del fatto ritenuta dal giudice di primo grado, potendo l'imputazione essere corretta sulla base degli elementi acquisiti agli atti del dibattimento, come l'ordine di espulsione e le precedenti identificazioni dell'imputato con nomi diversi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

BA. AB., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/03/2006 TRIBUNALE di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concio par l'annullamento con rinvio limitatam…

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