Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società SIM Srl avverso il diniego di Roma Capitale all'autorizzazione per il trasferimento di un esercizio commerciale di media struttura di vendita, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'esercizio del potere regolamentare da parte del Comune di Roma in materia di disciplina del commercio nell'area del Centro Storico è legittimo, in quanto pienamente compatibile con il quadro normativo nazionale e comunitario, in ragione delle particolari caratteristiche storiche, artistiche, culturali e urbanistiche di Roma. 2. Il Regolamento comunale n. 47/2018 attua una selezione e classificazione delle diverse attività commerciali in "vietate", "non vietate" e "tutelate", al fine di orientare il mercato verso la trasformazione dell'offerta commerciale, in coerenza con le esigenze di tutela dell'ambiente urbano del Centro Storico. 3. La nozione di "Città Storica" comprende i "Tessuti" e gli "Edifici e complessi speciali", tra cui rientrano i "Centri Archeologici Monumentali" (CAM). Mentre nei Tessuti è consentito il solo trasferimento di medie strutture di vendita già precedentemente autorizzate, nello stesso Tessuto di destinazione e nel medesimo Municipio, nei CAM non è ammessa l'apertura di nuove medie strutture di vendita. 4. Il divieto di trasferimento di medie strutture di vendita da un CAM ad un Tessuto, pur ricadenti nel medesimo Municipio, non è in contrasto con la normativa sulla concorrenza, in quanto risponde a specifiche esigenze di tutela degli interessi generali prevalenti nell'area del Centro Storico di Roma. 5. La disponibilità dei locali in capo alla società ricorrente, pur dimostrata, non è dirimente ai fini dell'accoglimento del ricorso, in quanto il diniego è fondato anche su altri motivi ritenuti legittimi dal Tribunale.