Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20786 del 25 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20786PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di misure cautelari personali, il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione del provvedimento del tribunale del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza si limita a verificare se il giudice di merito abbia dato adeguatamente conto delle ragioni che l'hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, controllando la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. L'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari è rilevabile in cassazione soltanto se si traduce nella violazione di specifiche norme di legge o in mancanza o manifesta illogicità della motivazione, risultante dal testo del provvedimento impugnato. In tema di associazione di tipo mafioso, integra il reato di partecipazione la condotta di colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato prende parte al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Integra invece il reato di concorso esterno la condotta dell'imprenditore "colluso" che, pur senza essere inserito nella struttura organizzativa del sodalizio criminale, instauri con questo un rapporto di reciproci vantaggi, consistenti nell'imporsi sul territorio in posizione dominante e nel far ottenere all'organizzazione risorse, servizi o utilità. Ai fini della configurabilità dell'aggravante dell'utilizzazione del "metodo mafioso", non è necessario che sia stata dimostrata o contestata l'esistenza di un'associazione per delinquere, essendo sufficiente che la violenza o la minaccia richiamino alla mente ed alla sensibilità del soggetto passivo la forza intimidatrice tipicamente mafiosa del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/09/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere COSCIONI GIUSEPPE;
sentite le conclusioni del PG BALDI FULVIO, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata limitatamente alla motivazione sulle esigenze cautelari ed il rigetto del ricorso nel resto;
sentiti i difensori dell'indagato, Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (…

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