Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13137 del 8 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:13137PEN

Massima

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Il concorso eventuale di un soggetto estraneo all'associazione mafiosa nell'agevolazione delle attività del sodalizio criminoso, pur in assenza di una sua organicità al medesimo, è sufficiente per l'integrazione dell'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991, atteso che tale circostanza aggravante non richiede la partecipazione all'associazione mafiosa, ma solo la finalità di agevolare l'attività del gruppo criminale, la cui esistenza ed operatività risultino in concreto non contestabili. Pertanto, la mancanza di gravi indizi di colpevolezza in ordine alla partecipazione all'associazione mafiosa non è incompatibile con la configurabilità dell'aggravante, essendo sufficiente che il soggetto, pur estraneo al sodalizio, abbia agito con la finalità di agevolare le attività del medesimo, come desumibile da elementi indiziari plurimi e convergenti, quali le risultanze delle videoriprese, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e la contiguità temporale nell'utilizzo del mezzo da parte dell'indagato e dei membri del gruppo criminale. In tali casi, le esigenze cautelari sono altresì presuntivamente integrate ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. DO. AL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 813/2009 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 06/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO Nicola;

sentite le conclusioni del PG Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. non e' comparso.

FATTO E DIRITTO

1- Il Gip del Tribunale di Bari, con ordinanza 15/4/2…

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