Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 20425 del 18 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20425PEN

Massima

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Il giudice può correggere gli errori materiali contenuti nel dispositivo di una sentenza, anche in sede di procedimento di correzione, purché la rettifica non comporti una modificazione essenziale dell'atto e sia finalizzata a ripristinare la conformità tra il contenuto del dispositivo e quanto risultante dagli atti processuali. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il giudice può procedere alla correzione di un errore materiale contenuto nel dispositivo di una precedente pronuncia, anche in sede di procedimento di correzione, a condizione che tale rettifica non determini una modifica sostanziale dell'atto e sia finalizzata esclusivamente a ripristinare la corrispondenza tra il contenuto del dispositivo e quanto risultante dagli atti processuali. La correzione di un mero errore materiale, che non incide sulla validità della pronuncia, è quindi ammissibile al fine di assicurare la conformità tra il testo del dispositivo e la reale volontà espressa dal giudice. La massima sottolinea come il potere di correzione degli errori materiali rappresenti uno strumento a disposizione del giudice per garantire l'esatta corrispondenza tra il contenuto della decisione e quanto effettivamente accertato e statuito nel corso del procedimento, senza che ciò possa determinare una modifica essenziale dell'atto. Tale facoltà consente di rettificare imprecisioni o sviste meramente formali, senza incidere sulla validità e sull'efficacia della pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Roma in data 10.10.13;

nella procedura di correzione di errore materiale della Sentenza della S.C. di Cassazione del 13.11.14;

Sentita la relazione del cons. Dott. MULLIRI Guicla;

Sentito il P.M. nella persona del P.G. Dott.ssa DI NARDO Marina, che ha chiesto procedersi alla correzione;

Vista la sentenza di questa Corte in data 13.11.14, pronunciata sul ricorso di cui in epigrafe.

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