Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46250 del 16 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46250PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'ammissibilità di misure alternative alla detenzione, deve considerare la completezza dell'osservazione personologica intramuraria e la concretezza del progetto di risocializzazione esterna, tenendo conto della pericolosità sociale del condannato, della sua pregressa condotta e della possibilità di recidiva. Ove tali presupposti non risultino pienamente soddisfatti, il giudice può legittimamente negare l'applicazione di misure alternative, anche in presenza di relazioni favorevoli sulla condotta del detenuto e di programmi terapeutici predisposti, in quanto la prognosi sulla possibilità di un comportamento recidivante assume carattere prioritario nella valutazione complessiva. Il giudice non è vincolato a concedere misure alternative per il solo fatto che la pena residua consentirebbe la loro applicazione, dovendo invece valutare in concreto la sussistenza dei presupposti normativi, tra cui la concreta possibilità di reinserimento sociale del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/04/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SIOTTO ((omissis));

lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 10/4/2008 il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha dichiarato inammissibile l'istanza di detenzione domiciliare e rigettato le i…

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