Il rilascio di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà contenente l'affermazione di non avere carichi pendenti, pur essendo pendente un procedimento penale a carico del dichiarante, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p. Tale condotta è punibile a titolo di dolo, essendo sufficiente la consapevolezza e volontà di attestare il falso, a prescindere dalla rilevanza del contenuto della dichiarazione. Tuttavia, il reato può essere estinto per prescrizione, qualora il termine massimo di prescrizione sia decorso, senza che sia possibile dichiarare l'immediato proscioglimento dell'imputato ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 3, in assenza di elementi che escludano in modo evidente e non contestabile la sussistenza del fatto, la sua rilevanza penale e l'attribuibilità all'imputato. In tali casi, il giudice è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata per essere il reato estinto per prescrizione.