Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20740 del 13 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20740PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 20-bis, comma 2, della L. n. 110 del 1975, che punisce la detenzione di armi e munizioni senza adottare le cautele necessarie ad impedire che ne possano impossessarsi determinate categorie di soggetti, si caratterizza per un rapporto di specialità rispetto al reato di cui all'art. 20, comma 1, della medesima legge, che pone un dovere generalizzato di diligenza nei confronti di tutti i possessori di armi. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 20-bis, comma 2, non è sufficiente la mera detenzione di armi e munizioni in condizioni di scarsa custodia, ma è necessario che sia dimostrata la concreta possibilità che le stesse possano essere acquisite da soggetti quali minori, incapaci, tossicodipendenti o comunque persone che potrebbero farne un uso rischioso. In assenza di tale prova, il fatto non può ritenersi sussistente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/01/2019 del TRIBUNALE di NOLA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SARACENO ROSA ANNA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CANEVELLI PAOLO;
Il Procuratore Generale conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS) si riporta al ricorso e ne chiede l'…

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