La presenza stabile dello straniero irregolare sul territorio nazionale dal 31/12/2011, quale requisito oggettivo previsto dall'art. 5, comma 1, del D.Lgs. 109/2012 per l'emersione dal lavoro irregolare, deve essere comprovata attraverso idonea documentazione che attesti in modo certo e inequivocabile la permanenza dello straniero in Italia in tale periodo. A tal fine, non sono sufficienti elementi probatori come certificati medici rilasciati da privati liberi professionisti, attivazioni di utenze telefoniche o dichiarazioni di terzi, in quanto tali prove non sono ritenute idonee a dimostrare in modo certo la presenza dello straniero in Italia alla data richiesta dalla normativa. La documentazione prodotta deve infatti riferirsi a un periodo ragionevolmente ravvicinato rispetto al 31/12/2011, in modo da poter logicamente presumere la permanenza dello straniero fino a tale data, secondo un giudizio di verosimiglianza e le regole della comune esperienza. Pertanto, il mancato soddisfacimento di tale onere probatorio comporta il rigetto della domanda di emersione dal lavoro irregolare.