Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21916 del 30 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21916PEN

Massima

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Il giudice di merito non può utilizzare le dichiarazioni rese dall'imputato ai verbalizzanti durante il sopralluogo, in assenza di previo avviso all'imputato circa la facoltà di non rispondere, ai sensi degli articoli 62 e 191 del codice di procedura penale. Pertanto, la condanna dell'imputato non può essere fondata esclusivamente su tali dichiarazioni, essendo necessario che la prova della sua colpevolezza, in particolare della sua qualità di proprietario dell'immobile e committente dei lavori abusivi, sia acquisita aliunde, attraverso altri elementi probatori. In mancanza di tale prova alternativa, la sentenza di condanna deve essere annullata con rinvio ad altro giudice di appello per un nuovo esame del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - est. Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. Gi., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza resa il 5.4.2007 dalla Corte d'appello di Catania;

Vista la sentenza denunciata e il ricorso;

Udita la relazione svolta in pubblica udienza dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.

Osserva:

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