Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42766 del 17 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:42766PEN

Massima

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Il comportamento ingiurioso di un soggetto, pur essendo in linea di principio penalmente rilevante, può essere scriminato ai sensi dell'art. 599 c.p. qualora sia stato provocato da un atteggiamento provocatorio della persona offesa. In tali casi, il giudice deve valutare attentamente le circostanze concrete del caso, considerando la condotta complessiva delle parti e il contesto in cui si è verificato l'episodio, al fine di accertare se sussistano i presupposti per l'applicazione della causa di giustificazione prevista dalla norma. L'appello proposto dalla parte civile avverso una sentenza di assoluzione per il reato di ingiuria, pronunciata prima dell'entrata in vigore della legge n. 46 del 2006, resta ammissibile in ossequio al principio tempus regit actum, in assenza di una disciplina transitoria contraria, e deve essere esaminato nel merito dal giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Le parti civili:

TO. An., nato il (OMESSO);

AS. Gi., nato il (OMESSO);

CE. Pa., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza in data 13.5.2005 del Giudice di pace di Imperia,

nei confronti di:

ER. An., nato il (OMESSO).

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dott. DI TOMASSI M. Stefania;

Udito il P…

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