Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29716 del 28 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29716PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 richiede la sussistenza di una stabile organizzazione criminale composta da almeno tre persone, dedita in modo continuativo e sistematico allo spaccio di droga. La mera attività di spaccio di sostanze stupefacenti, anche se svolta in concorso da più soggetti, non è sufficiente a integrare il reato associativo, essendo necessario che emerga con chiarezza l'esistenza di una struttura organizzativa stabile e duratura, con ruoli e compiti definiti tra i partecipi, finalizzata al narcotraffico. Pertanto, la semplice condotta di alcuni soggetti di concorrere in singoli episodi di cessione di droga, senza che sia dimostrata l'esistenza di una vera e propria associazione criminale, non consente di configurare il delitto di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990. Inoltre, ai fini della sussistenza del reato associativo, è necessario che siano coinvolte almeno tre persone, non essendo sufficiente la partecipazione di soli due soggetti, anche se coadiuvati da altri che svolgano un ruolo meramente accessorio e sporadico. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato associativo deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un'attenta e puntuale analisi delle risultanze probatorie, senza che possa essere sostituita da una diversa ricostruzione dei fatti prospettata dal ricorrente in sede di legittimità, la quale non può incidere sul giudizio di legittimità circoscritto alla verifica della logicità e adeguatezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ie. Vi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Caltanissetta in data 5-2-10:

Udita la relazione del Consigliere, dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del P.G., dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

Udito l'avv. ((omissis)), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

1 .-. Il difensore di Ie. Vi. ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza, con la quale …

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