Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46595 del 3 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46595PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al furto, riciclaggio ed esportazione di veicoli e macchinari, pur essendo composto da una pluralità di condotte criminose commesse in diverse località, può essere legittimamente attribuito alla competenza del giudice del luogo in cui si è verificato un reato più grave, come il tentato omicidio commesso per assicurare l'impunità e il profitto dei furti, in quanto tale reato è teleologicamente collegato all'attività dell'associazione criminosa. La valutazione degli elementi di prova e la ricostruzione dei fatti è riservata al giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se logica e coerente, anche quando si fondi su una motivazione per relationem che richiami le argomentazioni del primo giudice. La qualifica di promotore e organizzatore dell'associazione a delinquere può essere attribuita all'imputato sulla base della sua rilevante partecipazione agli episodi criminosi, parte dei quali già giudicati in altra sede, nonché del suo ruolo paritario con altro concorrente. L'omessa previa contestazione della recidiva non preclude l'applicazione di tale aggravante soggettiva in sede di determinazione della pena, in assenza di una espressa previsione di legge in tal senso. Il diniego delle attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o travisamento delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. BARTOLINI Frances - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. DI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2570/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 20/11/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO BARTOLINI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) del foro …

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