Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38650 del 25 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38650PEN

Massima

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Il reato di concussione si configura quando un pubblico ufficiale, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità. Tuttavia, la mera offerta spontanea di vantaggi da parte del privato, anche se finalizzata a mantenere la benevolenza del pubblico ufficiale, non integra il reato di concussione, ma piuttosto quello di corruzione propria antecedente, qualora l'utilità offerta sia proporzionata al valore dell'atto contrario ai doveri d'ufficio. Perché sussista il reato di concussione è necessario che il pubblico ufficiale abbia esercitato una pressione prevaricatrice e costrittiva sulla volontà del privato, tale da annullarne o limitarne gravemente la libertà di autodeterminazione. La mera omissione di un atto d'ufficio, come la mancata denuncia di un reato, non è di per sé sufficiente a integrare gli estremi della concussione, se non è accompagnata da una condotta minacciosa o abusiva idonea a piegare la volontà del privato. Pertanto, il giudice deve fornire una motivazione logica e plausibile in ordine alle modalità con cui il pubblico ufficiale avrebbe esercitato la pressione concussiva sulla vittima, non essendo sufficiente il mero riferimento all'esigenza di mantenere la "benevolenza" del pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

D'. Gi. , nato l'(OMESSO);

LA. GI. Lu. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 17 marzo 2009 dalla Corte d'appello di Cagliari, sez. dist. di Sassari;

Udita la relazione svolta dal presidente Dott. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del Sost. Procuratore Generale Dott. FODARONI Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

Udito il difensore avv. ((omissi…

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