Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1261 del 16 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1261PEN

Massima

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Il concorso in estorsione aggravata si configura quando l'agente, mediante minacce di far pagare le conseguenze al soggetto passivo, lo costringe a consegnare una somma di denaro, anche se in precedenza tra le parti vi fossero stati rapporti di apparente normalità. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva che il soggetto passivo non abbia subito un effettivo danno patrimoniale, essendo sufficiente che egli si sia determinato a pagare per timore delle minacce ricevute, anche se queste non prospettavano un pericolo inesistente. La condotta estorsiva è integrata dalla mera costrizione psicologica, a prescindere dalla sussistenza di un inganno o di un errore indotto nel soggetto passivo. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto come truffa tentata è da escludere, in quanto il reato di estorsione non richiede l'induzione in errore della vittima, essendo sufficiente la sola costrizione mediante minaccia. Inoltre, il fatto che la vittima abbia denunciato i fatti, nonostante il rischio di compromettere la propria posizione lavorativa, costituisce un ulteriore elemento a conferma della consistenza e della valenza della minaccia subita ai sensi dell'art. 629 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/04/2018 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNA VERGA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MOLINO PIETRO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma …

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