Consiglio di Stato sentenza n. 3468 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:3468SENT

Massima

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Il Comune, in quanto proprietario di un bene del proprio patrimonio indisponibile, può esercitare il potere di autotutela esecutiva ex art. 823 c.c. per ordinare il rilascio di tale bene da parte del concessionario, anche in caso di scadenza del rapporto concessorio e di morosità nel pagamento del canone. Il concessionario uscente non vanta alcun diritto di insistenza o aspettativa al rinnovo della concessione, essendo posto su un piano di parità con gli altri operatori eventualmente interessati a una nuova concessione, in ossequio ai principi di imparzialità, trasparenza e parità di trattamento. L'amministrazione comunale non è tenuta a motivare ulteriormente l'ordinanza di rilascio oltre al riferimento all'occupazione sine titulo e alla morosità, essendo tali elementi autonomamente sufficienti a giustificare l'esercizio del potere di autotutela esecutiva. Inoltre, l'eventuale avvio di trattative per il rinnovo della concessione, se non perfezionatesi in un nuovo vincolo contrattuale, non incide sulla legittimità del provvedimento di rilascio, né rileva la compatibilità dell'impianto con i futuri utilizzi del bene da parte del nuovo proprietario, essendo l'autotutela esercitata per la scadenza del rapporto e la morosità. Infine, non occorre una specifica motivazione circa la determinazione del termine per il rilascio, essendo questo ampiamente successivo alla scadenza del rapporto concessorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2020

N. 03468/2020REG.PROV.COLL.

N. 07383/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7383 del 2019, proposto dall’impresa Vodafone Italia S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Paolo Giovanni Borghi, Marco Sica e Mariano Protto, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Bolzano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Gudrun Agostini, Alessandra Merini e Bianca Maria Giudiceandrea, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
la Provincia autonoma di Bolzano, non costituita in giudizio nel presente grado;

per la rifor…

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