Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41808 del 26 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41808PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo di fuga o di dispersione dei beni, anche in assenza di una motivazione dettagliata sulla sproporzione tra il valore dei beni e le dichiarazioni reddituali dell'indagato, purché la motivazione sia logica, coerente e non meramente apparente. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per il sequestro, non è tenuto ad esaminare in modo analitico tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione, pur sintetica, consenta di comprendere le ragioni della decisione, senza che il ricorso per cassazione possa essere utilizzato per una mera riproposizione di questioni già esaminate in sede di riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza 9 marzo 2018 del Tribunale della liberta' di Frosinone.
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto rigettarsi il ricorso;
sentito l'avvocato (OMISSIS) del foro di Roma in difesa di (OMISSIS) che ha conclus…

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